Da Venerdì 28 Ottobre, le “geisha” di Roberto Mitolo saranno esposte a Dosio Cornici.
I lavori di Roberto Mitolo fanno parte di una serie di tele dal soggetto ricorrente: delle geisha che nascondono il loro volto con le mani rappresentante attraverso violenti tratti neri su tessuti giapponesi a stampe comunemente utilizzati per confezionare i kimono. La ricerca dietro questa serie si basa sulla percezione dell’autore stesso (come artista e come persona) all’interno della società: vi è rappresentato il legame di appartenenza/assonanza che l’artista ha con l’intorno ma allo stesso tempo lo strido, la collisione che si ha quando si cerca di adattare il quadrato in un cerchio. Viene esposta allo spettatore la ricerca di identità o forse il bisogno di celarne una nell’ambiguità dell’espressione celata dalla geisha/artista “non/esposta”.
Roberto Mitolo, classe 1986, si laurea in architettura presso il Politecnico di Torino nel 2011; si dedica alla professione di architetto mantenendo in parallelo la sua passione per l’arte e il design mediante la partecipazione a concorsi e mostre collettive.
La Ditta Dosio nasce nel 1848 ad opera di Margherita Dosio vedova, affiancata in seguito dai figli come si evince anche dalle vecchie guide di Torino dell’ottocento.
Inizialmente commerciava vetri, specchi, campane di vetro, cornici; nei primi anni del novecento si aggiunse la vendita di lampadari, appliques, articoli per regali e dagli anni ’30 oltre ad incrementare la lavorazione delle cornici come attività prevalente, la ditta iniziò l’offerta di stampe antiche alla sua clientela che è sempre stata costituita vuoi dalla vecchia aristocrazia Piemontese, inclusa Casa Savoia, vuoi da personaggi illustri della cultura e dalle famiglie che hanno fatto e fanno la storia di Torino.