Sabrina Pantano
Un’esigenza intima dell’artista dà vita a questo progetto.
Tutti gli scatti in cui è rappresentato il corpo infatti, sono autoscatti. Sabrina Pantano ha cercato prima di rivedere se stessa, la realtà tangibile del proprio corpo, quindi successivamente ha aggiunto cibi, oggetti, pezzi di architetture, stoffa apparentemente estranei.
Spesso un progetto fotografico inizia con un pensiero, con un’idea, con un concetto già prestabilito, in questo caso l’artista ha dato vita prima alle immagini e successivamente, guardandole, ha ritrovato il senso del lavoro.
La Pantano ha voluto riflettere sull’evoluzione dello spirito secondo Hegel. Il filosofo pensa all’evoluzione dello spirito come a un succedersi di figure astratte, che rappresentano i diversi stadi dello svolgersi della coscienza, fino al raggiungimento del sapere assoluto, dove la coscienza si rende conto di essere essa stessa l’intera realtà.
Il corpo diventa un tutt’uno con il mondo esterno, il soggetto si fa oggetto e l’oggetto si fa soggetto, raggiungendo “la certezza di essere ogni realtà”, come Tutto.
Contacts
www.facebook.com/sabrina.pantano1
chimera73@tiscali.it
Bio
Nasce in Sicilia a Noto nel 1973. Ha partecipato a diverse mostre collettive a Torino.
Ha un portfolio di 190 fotografie selezionate dal sito Photovogue.
LensCulture ha selezionato una sua foto per il concorso streetphotographyawards2018; ha superato le selezioni con DOART Urban streetphotography Award 2018, ed ha partecipato con due opere al Ragusa Foto Festival 2018.