Sandra Lazzarini
Sandra Lazzarini, fotografa autodidatta, è nata in Italia nel 1976. Dopo aver conseguito una laurea in Conservazione dei Beni Culturali nel 2002, ha dedicato la sua energia e creatività alla fotografia. Attraverso uno sguardo sensibile, la fotografia di Sandra Lazzarini, esplora la bellezza e la diversità del corpo femminile, rinunciando agli stereotipi per abbracciare l’unicità di ogni forma.
Le sue foto sono state pubblicate su riviste nazionali e internazionali e ha esposto al CIFA-Centro Italiano della Fotografia d’Autore, Bibbiena (AR), Castello Visconteo, Legnano (MI), KINDL–Centre for Contemporary Art di Berlino, Candyland gallery a Stoccolma, 11e Biennale de photographie a Condroz (Belgio).
Nel 2022 ha pubblicato il suo primo libro “Me and other things” edito da Snap Collective Publishing.
Bianca
Bianca è un’anziana signora dolce e saggia.
Passiamo spesso del tempo insieme perché oltre ad apprezzare la sua compagnia, mi piace ascoltare i suoi racconti di una vita intera. Durante un periodo di crisi perché il marito si trovava in ospedale, in uno dei nostri incontri in cui mi parlava normalmente di morti, malati e sopravvissuti, ho iniziato a guardarla diversamente dal solito notando qualcosa su cui non avevo mai posto l’attenzione prima: il suo corpo.
Ho visto scintillare tra le sue parole e qualche risata un’ infinità di dettagli che prima sembravano sopiti. Il suo corpo trasudava l’eccesso. In mezzo ai ricordi che traboccavano da ogni frase, ho visto un eccesso di corpo, di pelle, di linee, di macchie, di vene e di ammaccature.
Mentre con un dito immaginario, come una sorta di terapia, ho accarezzato le sue pieghe, i suoi nei e le rughe, ho pensato alla vecchiaia e alla paura che in un certo senso mi fa. Non c’è giorno in cui io non mi chieda come sarà vedere il proprio corpo al culmine della sua trasformazione fisica. Faticherò a riconoscere ciò che sono stata sentendomi a disagio con l’irrefrenabile decadenza di un passato florido o sarà un processo del tutto naturale? Ma osservandola, zoomando su ogni centimetro quadrato della sua pelle, sui dettagli di un corpo imbevuto di segni di vita, segni che si aggiungono ogni minuto che passa, Bianca è diventata per me una tela su cui poggiare lo sguardo, con cui giocare con fiori colorati, oggetti, luce e fili d’oro, perché anche un corpo non più fresco e conforme, può tramutarsi in qualcosa di prezioso.
Bianca è una rivelazione e una lezione sul futuro. Bianca è una raccolta di immagini sulla bellezza. Bellezza che appare sbiadita, inquietante e flaccida, ma che se osservata con la lente d’ingrandimento di un occhio amorevole, curioso e acritico, non è altro che la base su cui costruire il futuro dialogo con il nostro corpo.
Bianca è un viaggio emotivo e contemplativo sulla bellezza e sulla trasformazione del corpo, che trascende i confini dell’età e della perfezione fisica, rivelandosi attraverso le eloquenti tracce di vita trascorsa. In questa prospettiva, lo scorre del tempo non è determinato soltanto dallo scandire degli anni che passano, ma è il riflesso di ogni volta in cui siamo stati capaci di rifiorire o di sbocciare di nuovo.