SCORIE MICROCOSMICHE
di Eleonora Gugliotta
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a cura di Paolo Lolicata e Laura Pieri
CONCEPT
La ricerca di Eleonora Gugliotta esplora la sfera intima e più profonda degli individui. In particolar modo riflette sulle dinamiche di adattamento, sul rapporto con la natura – evidenziandone difficoltà e criticità – oltre a mettere in luce schemi mentali e costrutti sociali prestabiliti, attraverso una pratica artistica che spesso dissesta lo spettatore.
Da sempre predilige l’uso di filamenti naturali – siano essi lana, capelli o peli – trasformandoli in veri e propri segni. Rapportati allo spazio di azione diventano a un tempo punti di connessione e di giuntura così come scie visibili del movimento dell’uomo nello spazio.
Nell’installazione site-specific Station della serie Ambienti, partendo da immagini di scorci di stazioni ferroviarie abbandonate l’artista crea una serie di volumetrie che si diffondono, dando vita ad una nuova struttura all’interno di quella già esistente. Attraverso l’uso di fili di lana colorati rielabora e reinventa luoghi in stato di abbandono la cui architettura conserva i segni di una presenza umana precedente, cimentandosi con tre diversi piani di grandezza: la stazione, la composizione geometrica e la sala.
Il filamento è protagonista anche in Spoglie e in Rito funebre alla Terra in cui l’artista, per omaggiare la Madre Terra che subisce da sempre devastazione e sofferenza, ricopre le mappe con grovigli di capelli allo stesso modo in cui gli Antichi Greci, nei rituali di purificazione, li spargevano sulle salme dopo esserseli strappati in segno di dolore.
Per definizione antiestetici e antigienici, i capelli e in generale i peli hanno da sempre suscitato una reazione negli individui. Nella serie Scorie Microcosmiche Eleonora Gugliotta mette in discussione pudori e preconcetti legati a questi elementi, invitando i visitatori ad osservare da vicino Prototipi, in cui sono rielaborati materiali di uso quotidiano attraverso l’uso di capelli, e Strappi dove attraverso peli, filamenti e depositi di polveri crea nuovi e avvolgenti macrocosmi.
Eleonora Gugliotta è stata la vincitrice del Paratissima Talent Prize durante Paratissima15 e la sua mostra è curata da Paolo Lolicata e Laura Pieri, vincitori del Best N.I.C.E. Prize che ha decretato la loro mostra “Human Touch” come la migliore tra quelle proposte durante l’ultima edizione di Paratissima nella sezione N.I.C.E.