In forma di rugiada
possa spargersi sulle erbe
questo mio corpo.
(Michinoya Togen)
Questi versi appartengono alla tradizione giapponese degli “jisei no ku”, brevi poesie che esprimevano un ultimo pensiero, un addio al mondo da parte di samurai, monaci e poeti i quali, percependo l’approssimarsi della morte, desideravano scrivere alcune parole per lasciare un’ultima traccia prima di andarsene. Dato che non possiamo sapere quando o come il momento della nostra dipartita arriverà, è affascinante l’idea di scegliere in anticipo un ultimo sguardo sul mondo da esprimere attraverso le parole. Alcune di queste poesie evocano atmosfere malinconiche, altre comunicano pace, una ritrovata armonia, quasi sollievo; alcune vedono la morte come un sereno ritorno a casa, altre come un viaggio verso un mondo nuovo. Gli autoritratti di questo progetto sono una reinterpretazione delle sensazioni e delle atmosfere che si percepiscono attraverso la lettura di queste poesie. Si ispirano ai versi per dare vita a un mondo fantastico, al di fuori del tempo e della realtà, un mondo in cui la morte è un attimo di sospensione, un passo verso l’ignoto. I versi degli jisei no ku suggeriscono spesso una visione della morte come un ritorno del nostro corpo alla natura, alla quale esso appartiene; per questo tutte le fotografie sono state scattate in paesaggi naturali, in seguito trasfigurati attraverso un uso libero del colore al fine di creare una dimensione situata sulla linea di confine tra realtà e immaginazione. Un aspetto particolarmente affascinante delle poesie che hanno ispirato questo lavoro è la grazia con cui gli autori sono stati in grado toccare il tema della morte: lo hanno fatto attraverso un’intensità imperturbabile, priva di impeto tragico o emotivo; le fotografie del progetto cercano di rispettare questo aspetto, e di rievocare la stessa misteriosa, delicata atmosfera che scaturisce dai versi.
Silvia Montevecchi nasce a Firenze nel 1994. Affascinata fin da piccola dalla fotografia, inizia a dedicarvisi completamente nel 2014, iscrivendosi alla Libera Accademia di Belle Arti (L.A.B.A.) di Firenze, dove si diploma con lode nel 2018. Tra il 2017 e il 2018 espone alcune opere alla Tethys Gallery di Firenze e alla galleria Seipersei di Siena. Proprio in collaborazione con la casa editrice Seipersei, nell’aprile 2018 pubblica il libro fotografico Jisei no ku, e in occasione della presentazione del libro ha luogo la sua prima mostra personale. Nel novembre 2018 partecipa a Paratissima Art Fair a Torino esponendo il progetto fotografico Jisei no ku, con il quale vince il premio Azimut Capital Management. Durante la sua formazione artistica si è appassionata all’utilizzo della fotografia come strumento di espressione di sé e della propria personale visione, e come tramite per una proiezione delle realtà interiori nel mondo esterno.
Gruppo Azimut lavora da sempre per soddisfare al meglio i clienti, offrendo loro soluzioni di investimento ideali, tutto questo grazie al grado di eccellenza che i consulenti Azimut hanno raggiunto nei diversi settori del mondo finanziario.