Simone Benedetto

Simone Benedetto

Simone Benedetto nasce nel 1985 a Torino, dove vive e lavora. Dopo essersi laureato all’Accademia Albertina di Belle Arti in Scultura e Arti Plastiche, sono state fondamentali per la sua formazione artistica e personale le esperienze praticate all’estero; l’artista ha infatti intrapreso e conseguito importanti percorsi di studio nelle accademie di Valencia e Lisbona, proseguendo in ambito scultoreo sia l’attività espositiva personale, sia quella lavorativa.
Benedetto è considerabile uno scultore tra i più versatili e poliedrici della contemporaneità: la sperimentazione dei materiali (pietre dure, bronzo, cemento, resine e siliconi), la combinazione delle tecniche plastiche e la commistione di linguaggio realistico e visionario consentono di affrontare tematiche sociali spinose e complesse, mostrando la contraddittorietà del quotidiano con un intimo e originale sguardo critico. Le sue opere suggeriscono all’osservatore domande insolubili ma necessarie, scandagliando tematiche come il rapporto tra uomo e feticcio, il dialogo tra l’età adulta e l’infanzia, l’alienazione dell’epoca odierna e la repressione sentimentale di un momento storico in cui, sempre più pericolosamente, l’oggetto tende a sostituire il soggetto.

Animal Souls

Le creature metamorfiche e fiabesche di Simone Benedetto sembrano tratte da una favola, ibridi appartenenti a un’altra dimensione segreta e sconosciuta. Potrebbero essere abitanti che popolano indisturbati la fitta vegetazione delle boscaglie oppure i protagonisti di un futuro prossimo distopico, possibili discendenti della specie umana, ritornata a vivere allo stato brado in seguito a qualche catastrofe ambientale.
Spiriti giocosi e selvatici, gli Animal Souls sembrano reinterpretare la necessità contemporanea di un ritorno alla Natura, in una rinnovata comunione, e la celebrazione di quell’istinto atavico e della purezza propri dell’Infanzia, età libera da tutte le costrizioni e i condizionamenti che la società impone.
Un barlume di speranza ispira una lettura che affonda le sue radici nel mito collettivo e nella perfetta primigenia aderenza tra stato naturale, condizione sociale e formazione culturale. L’allontanamento dall’originario stato di natura è un argomento antico, che attraversa la storia del pensiero e della cultura da tempi immemori. J.J. Rousseau, nel “Discorso sull’origine e i fondamenti della diseguaglianza tra gli uomini”, considera infatti come benigna la natura, concepita come stato originario dell’uomo selvaggio, e felice la vita se a diretto contatto con essa, mentre “i nostri mali sono per la maggior parte opera nostra e li avremmo evitati quasi tutti mantenendo la maniera di vivere semplice, uniforme e solitaria che ci era prescritta dalla natura.”

Cosa vedi, Bambini-Animali o Animali-Bambini? Sembrano bambini intenti a giocare, ognuno di loro impegnato a mimare il proprio animale preferito, oppure creature magiche di qualche fiaba, impossibili da vedere perché vivono nascoste, al riparo delle fitte fronde dei boschi.

Gli Spiriti Animali cercano di far capire quanto sia importante portare rispetto a ogni creatura vivente e l’importanza della Natura stessa, ritrovando il contatto con essa per sentirsi vivi e liberi e tornare un po’ “selvaggi”, lontani dal cemento e dalla città.

E a te piacciono gli animali? Pensi anche tu che sia importante trattare bene gli animali e impegnarsi nella loro difesa? Qual è il tuo animale preferito?

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