WALTER SZCZERBOWSKI
Unsicherheit
CONCEPT
La parola tedesca “sicherheit” si traduce in italiano come “sicurezza”, ma anche come “certezza” e “incolumitá”. La perdita di sicherheit si traduce pertanto in un’incertezza che sfocia nella sofferenza dell’ignoto, nell’ansia, nella paura, emozioni logoranti che sono giustificate anche dalla turbolenta situazione socio-economica che stiamo vivendo.
I ricercatori identificano le minacce che mettono a repentaglio la nostra sicurezza nella corsa alle armi, nel ritorno in auge degli ordigni nucleari e, soprattutto, nella scarsa attenzione che riponiamo nel preservare un ambiente sempre più inquinato.
Il Doomsday Clock è un orologio metaforico che misura i pericoli delle politiche umane e che fa corrispondere la mezzanotte con l’apocalisse. Dal ‘47, progressi e recessi nel calcolare l’estinzione della nostra specie si sono altalenati fino a condurci alle 23.58. Unsicherheit rispecchia questo ciclo continuo, con la lancetta dei minuti che percorre faticosamente e disomogeneamente un tratto temporale disgraziatamente vicino al Giorno del Giudizio
BIO
WALTER SZCZERBOWSKI (Milano, 1986) è figlio del consumismo e della globalizzazione, un fardello di cui non riesce (o non vuole) liberarsi, ma di cui mastica il linguaggio. Infantilizzato, si ritrova a rianalizzare la verità ufficialmente riconosciuta, farfugliando a oltranza dei mantra dal suono alienante. Mette a nudo mondi senza vita, taboo impliciti, convenzioni superficiali, eventi puerili macchiati di imperfezioni che conducono all’impossibilità e all’errore. Ne nascono parodie stravolgenti il cui scopo non è tanto il proporre alternative, quanto il riformulare nozioni tanto assodate da non essere più visibili, rimettendo in discussione i pilastri su cui poggiano.